In memoria di Aldo Vivalda….

Abbiamo passato tanti anni assieme, tutti gli amici di Aldo ed io. Eravamo alla Comunità Monviso e so che Aldo quel giorno di Natale mi fa: tu Mantelli viene tua cognata e ti porta a casa un giorno, io vado due o tre giorni a casa e spero di stare bene. Auguri, Aldo, tutti gli amici compreso io. Aldo era nato nel 43 ed era un ragazzo in gamba. Mi diceva che già verso i 12, 13, 14 anni aiutava suo fratello in panetteria, ed avevano il mulino, e mi raccontava che quando è stato ammesso a fare il soldato ha passato due mesi nel freddo polare di Cuneo, diciamo proprio, e quando venivano suo papà sua mamma ed i suoi fratelli piangeva come un disperato... purteme via. Infatti in quei giorni io penso della merla, come mi diceva Aldo, l’hanno portato all’osservazione dell’ ospedale neuro psichiatrico. Aldo aveva il fisico dei nuotatori, tozzo e nerboruto e mi diceva che il fratello faceva il pane e lui continuamente fino a una data ora trasportava sacchi di farina per il forno. Con onore, come tutti noi, anche Aldo ha preso parte a Voci Erranti. Lui riusciva molto bene e aveva una simpatia, l’attrice Susanna e parlavano dei quarti d’ora insieme. Passando negli anni venne il giorno che Aldo si trasferì al ricovero di Bra e pareva allora felice e contento. Siamo andati a trovarlo due o tre volte a Bra, però ci diceva che non era proprio contento. Negli ultimi mesi siamo andati a trovarlo era magrissimo, con la faccia prolungata, stava facendo una flebo, non mi sento niente bene, ci ha detto. E’ passato ancora un lasso di tempo, abbiamo saputo che era deceduto all’ospedale Santo Spirito di Bra. Venendo a Villa Biancotti di già Domenico me l’ha detto personalmente Aldo è deceduto stanotte.
Preparata una corona di fiori di tutti i suoi compagni, ci siamo recati quel mesto pomeriggio all’ospedale di Bra: entrati nella camera mortuaria, a vedere sua sorella Celestina come piangeva sorretta dall’altro fratello, ho pianto anch’io, ricordando il mio amico Aldo. Dopo la funzione nel Duomo di Bra, funzione familiare con dei loro amici siamo andati a rendergli gli ultimi onori al cimitero. Dopo una mezz’oretta di meditazione, siamo tornati a casa. Due settimane dopo Bruno Crippa ed io che avevo acquistato una piantina di fiori l’abbiamo messa lì di fronte al loculo e pensiamo che Aldo dal Paradiso ci aiuti che ne abbiamo tanto bisogno. Ciao Aldo, ho detto prima di allontanarmi…poi siamo partiti velocissimi con l’automobile.

                                                     Alessandro Mantelli

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