Oggi come oggi all’ex ospedale neuro

 

Alcuni anni fa non si pensava a tutto lo sviluppo dei giorni nostri. Aveva ragione la dottoressa Casi la quale ha definito l’ospedale per televisione, intervistata, “una città nella città”. Si può, al Centro, dedicarsi a tante attività, è bellissimo vedere l’artigianato, tutte quelle statuine opera, diciamo, proprio vero, di Patrizia, come cristalli colorati. Leggevo su un foglio del Centro che potremo un giorno non lontano dedicarci alla musica, come avevo scritto, e qualcuno, il più fortunato, chi lo sa, potrà imparare qualcosa di musica classica al pianoforte. C’è il giornalino, dove sono scritti articoli molto belli di ospiti. C’è un bravo giovane, proprio il giardiniere, che, finchè il tempo lo permette, si dedica al giardinaggio. Venerdì abbiamo la cena, e saremo una bella tavolata, con gli attori, le attrici ed i registi professionali del cinema e del teatro. Alla mattina presto, al Centro e alla Comunità Monviso c’è una stanzetta studio dove si può sorbire un buon caffè e la discussione è aperta con medici, amici e parenti; c’è anche una televisione. Patrizia ci ha messo a disposizione una piccola biblioteca dove si può leggere libri, direi qualche pagina ogni tanto, storici, geografici e libri di santi. Fa piacere, come ho letto, del solfeggio, prima della musica, e qualcuno fortunato o qualcuna che impari, a suo tempo, a suonare il pianoforte. Il Centro è aperto a tutti: proprio qua al Centro ho visto un poverino che gira per la città di Racconigi, ma ha pochi soldi e senza meta, che ha bevuto un buon caffè offertogli da Patrizia, è libero, se vuol venire può trascorrere una mezz’ora, un’ora. Questo signore è taciturno e qualche volta lo vedo al Centro d’Incontro Anziani e non l’ho disturbato, e mi ha fatto molto piacere vederlo qua! C’è un antiquario, almeno, è proprio Giordanengo, che ho visto nei mesi passati lavare l’olio e strofinare delle sedie quasi antiche, e ha costruito un piccolo presepio nordico, dove si vedono in una capanna, una cosa semplice, Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe. Il bar funziona, e chi beve una lattina di chinotto, chi sorseggia il secondo caffè, e la discussione continua con i signori medici, gli infermieri e le infermiere, gli ospiti, e se uno ha dei problemi sono risolti in quanto l’ospite parlando viene preso in considerazione.

4 dicembre 2000 Alessandro Mantelli                                                  indice