Impressioni sulle tre serate di teatro

Dopo qualche giorno di prove, finalmente è arrivato venerdì, giorno dell’esordio! Noi considerati attori ed i veri attori professionali e i due registi abbiamo atteso che le persone si sedessero nella tribuna. Giovanna, quella ragazzina vestita di bianco da ballerina, ballava e muoveva i piedini e mi parevano proprio mosse da danza classica come si vede al teatro Bolscioi di Mosca. Il teatro proseguiva e dopo verso la fine della rappresentazione uno scroscio di battimani reciproci tra noi e il numeroso pubblico. Sabato sera, e ero contento personalmente perché venivano mia cognata e mio nipote, abbiamo tutti recitato molto bene e un pittore collega di Rodolfo Allasia mi ha detto testualmente stringendomi la mano: siete stati dei grandi, e di riferirlo ai miei amici, così l’ambasciata…Sabato, scroscio di battimani dal pubblico, proprio la sera che è venuto ad assistere allo spettacolo anche il nostro amico Renato Dalmasso e l’amico Astre, venuti col pulmino dalla casa protetta di Demonte. Oh Mantelli, Mantelli, dopo due baci reciproci tra me e Renato, sulle guance. Mi sono commosso quando ho visto Renato, è lungo andare e venire da Demonte. E sabato sera, finito il teatro, oh Renatino, gli ho detto, e mia cognata gli ha dato dei soldi ed io un pacchetto di sigarette. Domenica si discuteva sulle nostre tribune del prossimo incontro di teatro; a fine spettacolo, proprio il pubblico ci ha stretto la mano a tutti…i fuochi artificiali. Il ministro Livia Turco (che abbiamo visto sabato vicino al sindaco di Racconigi, ed è brava come il sole) a Monge e a me ci ha baciati sulla guancia e io le facevo considerare come avrei fatto volentieri il liceo classico o scientifico, di poi quattro anni di archeologia e gli scavi verso la Persia, l’Egitto Antico, la Magna Grecia. Domenica, verso sera, proprio tanti applausi, tante ragazzine ci hanno parlato. È notte, le persone quasi andate via al completo, abbiamo deciso di andare a cenare in pizzeria a Caramagna. Dopo una cena succulenta di una pizza, di due bicchieri di barbera, del dolce con gelato, dato che era già l’una e dieci ho chiesto se qualcuno mi poteva portare in Comunità. Un attore di nome Orazio che doveva andare a Torino a casa sua mi ha dato il passaggio fin davanti alla porta della Monviso. Ho fumato due sigarette dal letto e, prese le terapie, ho dormito fino alle otto meno un quarto e stamattina presto ho detto a Giovanna e a Patrizia: siamo tutti stanchi delle tre notti e Giovanna, la fidanzata di Paolo, mi h riferito sono stanca anch’io per le ore piccole che abbiamo fatto tutti insieme!

 

4 settembre 2000 Alessandro Mantelli                                                 indice